Credito d’imposta industria 4.0: slitta al 30 novembre 2023 il temine per la consegna dei beni materiali 4.0 e dei beni ordinari
Anche la Legge di conversione del Decreto Mille Proroghe, all’art 12, interviene modificando i termini di ultimazione del credito d’imposta industria 4.0.
Infatti, dopo la proroga prevista nella Legge di bilancio 2023, l’articolo 12 del D.L. n. 198/2022, convertito in L. n. 14 del 24 febbraio 2023, dispone un’ulteriore proroga al 30 novembre 2023 per la consegna di:
- Beni materiali 4.0
- Beni ordinari (materiali e immateriali).
Credito d’imposta industria 4.0: la situazione attuale
La proroga accordata per la consegna dei beni materiali 4.0 e dei beni ordinari non è la sola novità prevista nella Legge di conversione e dalla Legge di bilancio 2023 con riferimento al credito d’imposta industria 4.0.
Vediamo insieme tutte le novità.
Credito d’imposta per beni strumentali
La Legge di conversione del Decreto Mille Proroghe ha previsto delle modifiche molto rilevanti per quanto concerne i termini di consegna per i beni materiali 4.0 prenotati entro il 31 dicembre 2022. Per questi è stata infatti fissata un’ulteriore proroga al 30 novembre 2023 e risultano agevolabili con le aliquote del 2022.
Queste sono pari al 40% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, al 20% per gli investimenti tra i 2,5 e i 10 milioni, e al 10% per gli investimenti tra i 10 e i 20 milioni.
Inoltre:
- i beni consegnati nel 2023, nel 2024 e nel 2025 avranno aliquote dimezzate rispetto alle aliquote 2022;
- il limite massimo agevolabile per gli investimenti 4.0 è stato innalzato da 20 a 50 milioni di euro dal Decreto Sostegni ter (DL n. 4/2022, art. 10). La misura interessa gli investimenti effettuati nel triennio 2023 – 2025 inclusi nel PNRR e riguardanti la transizione ecologica.
Da queste modifiche, riguardanti il credito d’imposta industria 4.0, sono esclusi gli investimenti in beni immateriali 4.0.
Non sono state infatti previste modiche per quanto riguarda i beni immateriali con riferimento al credito d’imposta industria 4.0. Pertanto, saranno agevolati con l’aliquota del 2022, ossia al 50%, se prenotati entro il 31 dicembre 2022 ed effettuati entro il 30 giugno 2023.
Quindi:
- l’aliquota applicabile sarà quella del 2023 (20%) in caso di beni immateriali effettuati nel 2023 in assenza di una prenotazione al 31 dicembre 2022;
- è prevista una riduzione al 15% per il 2024 e al 10% per il 2025, sempre a fronte di un massimo agevolabile pari a un milione di euro l’anno.
Infine, è previsto uno slittamento del temine per l’ultimazione degli investimenti in beni ordinari (materiali e immateriali) prenotati entro il 31 dicembre 2022 e agevolabili al 6% al 30 novembre 2023. In dettaglio:
- l’investimento massimo agevolabile si mantiene di 2 milioni di euro (beni materiali) e di 1 milione di euro (beni immateriali);
- gli investimenti in beni ordinari effettuati nel 2023, ma non prenotati entro il 31 dicembre 2022, non sono agevolabili.
Le novità previste per il credito d’imposta 4.0 R&S, Innovazione e Design
Per quanto concerne il credito d’imposta industria 4.0 in materia di R&S, Innovazione e Design, la Legge di bilancio 2023 ha introdotto alcune correzioni.
In particolare ha:
- prorogato al 2023 la maggiorazione dell’aliquota per gli investimenti in R&S realizzati nel Mezzogiorno;
- previsto la possibilità di richiedere la certificazione degli investimenti anche in caso di attività di accertamento già in corso, purché la violazione non risulti nel processo verbale di constatazione, anche se non è stato ancora pubblicato il DPCM identificante i soggetti abilitati al rilascio della stessa;
- esteso al 30 novembre 2023 il termine per l’adesione alla procedura di riversamento spontaneo introdotta dal DL 146/2021 (art. 5) per il “vecchio” credito d’imposta R&S (art. 3, DL 145/2013).
Non sono previste modifiche delle aliquote dell’agevolazione, che rimangono quelle stabilite dalla Legge di bilancio 2022 per gli investimenti effettuati nel 2023, ovvero:
- per la R&S l’aliquota è pari al 10 con un tetto previsto di 5 milioni;
- per l’Innovazione tecnologica e il Design, l’aliquota è sempre pari al 10%. Il tetto, invece, è fissato a 2 milioni;
- per l’Innovazione tecnologica con obiettivi di digitalizzazione 4.0 e sostenibilità̀ ambientale, l’aliquota si attesta al 10%, mentre l’agevolazione massima è pari a 4 milioni.
Credito d’imposta per l’industria nella formazione 4.0
In materia di formazione a credito d’imposta per l’industria 4.0, sia la Legge di bilancio 2023 sia il Decreto Mille Proroghe non hanno introdotto nessuna novità.
Al momento, la normativa rimane applicabile solamente alle attività formative svolte fino al 31 dicembre 2022.
Però, è importante ricordare che il DL 50/2022, all’art. 22, ha previsto un rafforzamento delle aliquote per la formazione quando questa:
- risulti avviata a partire dal 18 maggio 2022;
- riguardi le piccole e medie imprese;
- sia erogata da soggetti esterni qualificati;
- si produca una certificazione dell’avanzamento delle competenze 4.0 dei lavoratori coinvolti.
Al momento, non sono state ancora pubblicate le disposizioni attuative della norma in questione.
__
La Legge di conversione del Decreto Mille Proroghe, così come la Legge di bilancio del 2023 hanno previsto modifiche importanti alle modalità e ai termini per usufruire del credito d’imposta per l’industria 4.0.
Per aiutare le imprese di ogni dimensione a cogliere ogni opportunità in materia di credito d’imposta industria 4.0, Flamme mette a disposizione la sua esperienza e il suo know-how, oltre alla professionalità del suo team di esperti.