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Fondo rotativo per il turismo

Il settore turistico italiano è una parte vitale dell’economia nazionale. Basti pensare che secondo le stime sono circa 60 milioni le persone che visitano il nostro Paese ogni anno. Per sostenere un comparto chiave, che vede impiegati oltre 4 milioni di italiani, è nato FRI-Tur, il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo. Si tratta di un incentivo creato per sostenere e migliorare i servizi di ospitalità, anche attraverso il potenziamento delle strutture ricettive. Tra gli elementi chiave di questa misura spiccano la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale.

La data fissata per l’apertura delle domande di accesso agli incentivi previsti dal Fondo rotativo per il turismo è il 1° marzo 2023.

Il Fondo dispone di una dotazione di 1 miliardo e 380 milioni di euro. Questi comprendono 180 milioni per il contributo diretto alla spesa, 600 milioni per il finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti e 600 milioni forniti dalle entità bancarie che aderiscono alla Convenzione tra il Ministero del Turismo, l’Associazione Bancaria Italia e la Cassa Depositi e Prestiti.

FRI-Tur è un fondo previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) alla Misura M1C3 investimento 4.2.5, è gestito da Invitalia e promosso dal Ministero per il Turismo con Avviso pubblico reso noto il 5 agosto 2022.

Fondo rotativo per il turismo: i beneficiari e le spese ammissibili

Il Fondo rotativo per il turismo, anche noto come FRI-Tur, riguarda gli investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro, realizzati entro il 31 dicembre 2025 e ascrivibili al comparto turistico.

Questo comprende alberghi, stabilimenti balneari e termali, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, così come imprese del settore fieristico e congressuale.

I principali interventi finanziabili riguardano la riqualificazione energetica e antisismica, la sostenibilità e la digitalizzazione.

Ma non solo: possono essere finanziati anche interventi che mirano all’eliminazione delle barriere architettoniche e altri ambiti in grado di migliorare la competitività delle imprese e agevolare il raggiungimento di nuovi standard di qualità riconosciuti a livello internazionale.

In sintesi, le spese e gli investimenti finanziabili dal fondo FRI-Tur sono:

  • interventi di riqualificazione energetica e antisismica delle strutture dedicate al turismo;
  • opere che mirano all’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria e risanamento conservativo, quando funzionali agli interventi di cui ai primi due punti;
  • acquisto di mobili e articoli di arredamento;
  • realizzazione di piscine termali e acquisto delle relative attrezzature;
  • opere di digitalizzazione quali costruzione di pagine web mobile-friendly, acquisto di software e attrezzature hardware, spese connesse alla domotica e all’automazione, costi legati al web marketing, ma non solo.

Gli strumenti finanziari previsti dalla misura e le modalità per richiederli

Il Fondo rotativo per il turismo prevede due le agevolazioni distinte. Queste sono:

  1. un contributo diretto alla spesa, concesso sulla base degli importi ammissibili con una percentuale massima del 35% dei costi e delle spese finanziabili;
  2. un finanziamento agevolato stanziato da Cassa Depositi e Prestiti a un tasso nominale annuo dello 0,5%, con una durata che va dai 4 ai 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni.

Il finanziamento agevolato deve essere sempre abbinato a un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata.

Quest’ultimo deve essere concesso da una banca finanziatrice tra quelle aderenti alla Convenzione del 29 agosto 2022 siglata da Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e CDP – Cassa Depositi e Prestiti.

Infine, per poter accedere al Fondo rotativo per il turismo, la somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario, così come del contributo diretto alla spesa, non può avere un valore superiore al totale del programma ammissibile.

Come presentare la domanda per accedere agli incentivi previsti dal Fondo rotativo per il turismo

Per poter presentare la domanda per ottenere l’incentivo FRI-Tur, a partire dal 1° marzo 2023, è necessario scaricare la documentazione necessaria collegandosi alla piattaforma web messa a disposizione da Invitalia.

La domanda è presentabile a partire dalle ore 12:00 del 1° marzo 2023 fino alle ore 12:00 del 31 marzo 2023.

Affinché la presentazione vada a buon fine occorre essere in possesso di un’identità digitale, (come SPID, CNS o CIE) e accedere all’area riservata online mediante una firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata(PEC).

Occorre sottolineare come le domande presentate correttamente verranno esaminate in ordine cronologico di presentazione, quindi la tempestività è più che mai importante.

Per aiutare le imprese del nostro Paese ad accedere correttamente alle risorse economiche messe a disposizione dal Fondo rotativo per il turismo e permettere loro di migliorare i propri servizi di ospitalità, potenziare le strutture ricettive e adottare le migliori pratiche di digitalizzazione e sostenibilità ambientale, Flamme mette a disposizione la sua esperienza, il suo know-how e la professionalità del suo team di esperti.

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo e-mail innovazione@flamme.it